MIEXP015

ENERGY FOR THE FUTURE 

mercoledì 15 ottobre 2008

EXPO:LUCE DEL FUTURO


18 ottobre 2007
Nelle notti dal 22 al 24 Ottobre 07
MADE Expo presenta con un grande evento la Milano del futuro

LUCI DAL FUTURO PER VIVERE UNA NUOVA MILANO

MADE expo, Milano Architettura Design Edilizia, la Fiera che dal 5 al 9 febbraio del 2008 sarà dedicata al mondo delle costruzioni e dell'edilizia, sostiene la candidatura di Milano Expo 2015.

Prima tappa concreta di questo impegno è il progetto "Luci dalla città del futuro" che, ideato da Uncsaal per MADE expo in collaborazione con Federlegno Arredo, consentirà in occasione della visita dei commissari del Bureau International des Expositions di illuminare la città proiettandola virtualmente nell'architettura del 2015 quando saranno completate le grandi opere che ridisegneranno lo skyline della metropoli lombarda.

Nelle notti del 22, 23 e 24 ottobre dai cantieri di City Life, dell'altra sede della Regione Lombardia, di Porta Nuova, di Bovisa e dall'area Expo di Rho Pero, un fascio di luci riprodurrà i progetti illuminando la notte con sagome architettoniche che sembreranno apparse dal futuro. L'evento sarà messo a disposizione di tutti attraverso i siti www.madeexpo.it www.federlegno.it e www.uncsaal.it . La realizzazione è affidata alla Space Cannon, la stessa società che ha realizzato a New York Torri di Luce in memoria delle Twin Towers.

Luci dalla città del futuro, offerto in anteprima alla Commissione per l'Expo 2015, sarà poi riproposto alle migliaia di visitatori ed espositori che dal 5 al 9 febbraio 2008 daranno vita alla prima edizione di MADE expo.

"Obiettivo del progetto Luci dalla città del futuro messo a disposizione da MADE expo e realizzato in anteprima in occasione della visita del Bie è proprio quello di evidenziare alcuni dei tanti nuovi progetti architettonici di Milano che testimoniano la vitalità urbanistica ed economica di questa città, dove le Istituzioni e gruppi di investitori privati stanno contribuendo con il coinvolgimento di prestigiosi architetti internazionali a disegnare la nuova Milano del 2015" spiega Andrea Negri, presidente di MADE Eventi Srl.

"Vetrina internazionale, amplificatore di messaggi e laboratorio di analisi e approfondimento sui mercati e le tecnologie: tutto questo sarà MADE expo - spiega Libero Ravaioli, presidente di Uncsaal - proprio come tutto questo è già oggi Milano immersa e illuminata dai suoi progetti per il futuro."

"MADE expo, promosso da Federlegno Arredo e Uncsaal, è il salone che meglio incarna la rappresentazione del sistema integrato del progetto architettonico, delle costruzioni e dei servizi legati all'edilizia – sottolinea infine Giulio Cesare Alberghini, amministratore delegato di MADE Eventi Srl – ed è la prima fiera del mondo che, con il progetto Luci dalla città del Futuro, si pone da subito come luogo dell'anticipazione dei grandi trend e delle risposte tecnologiche dell'architettura di domani".

"La Milano del 2015 si presenterà al mondo come una delle metropoli più innovative sul piano urbanistico e dell'organizzazione degli spazi urbani – sottolinea Roberto Snaidero, presidente di Federlegno-Arredo – e per questo attraverso MADE abbiamo voluto dare una testimonianza concreta del sostegno a Milano Expo 2015 sottolineando l'importanza di essere sempre proiettati verso l'innovazione e di progettare per costruire il futuro."

lunedì 6 ottobre 2008

MILANO STORE


Oggi come oggi, tutto deve avere un marchio, anche le città. E soprattutto le città, se è vero che esiste anche una disciplina chiamata marketing urbano. Il Comune di Milano deve essersene accorto, visto che ha da poco presentato alla stampa il nuovo “marchio Milano”, che potete vedere qua sopra.

Il nuovo brand meneghino dovrebbe diventare uno strumento di promozione della città in vista dell’Expo, ed essere riprodotto su tazze, cappellini e gadget vari, rendendo riconoscibile Milano nel mondo. A questo scopo è prevista anche l’apertura di un “Milano Store” ufficiale, in piazza Scala.

martedì 30 settembre 2008

+LUCE+EXPO





LUCEONLINE INTERVISTA L'INNOVATION DESIGNER DELL'EXPO 2015  26 settembre 2008 
-Cosa vuol dire per lei essere un innov
ation designer? Innovation Designer è una professionalità che coinvolge diverse sfere del saper
e e le fonde con un approccio olistico in una stessa pratica proge
ttuale. Alla base di tutto c'è un'ampia e continua ricierca di natura socio-antropologica, perché al cen
tro del mio agire progettuale c'è la persona a tutto tondo che doman
i potrebbe usare o vivere le soluzioni da me
 progettate. Conoscerla approf
onditamente significa avere chiare le sue aspettative e i suoi desideri. Quindi c'è una profo
nda conoscenza tecnologica. Non sono un tecnologo, sono prima
 di tutto un forecaster, studio le tecnologie e analizzo - formu
lando previsioni scientifiche - quale sarà il loro impatto sulla nostra 
società in un arco di tempo che va da qui a 10-15 anni. Questa conoscenza, quindi, mi è molto utile per progettare, perch
é progetto soluzioni che impiegano tecnologie ad oggi ancora immature (sono
 state, magari, testate in un laboratorio di Yokohama o di San Francisco) su cui scomm
etto. Questo mi permette di progettare sulla frontiera dell'in
novazione, riuscendo a spingere un po' oltre il livello d
i innovatività dei prodotti che concepisco. Si tratti di un parco 
olografico per l'Expo o di un paio di scarpe intelligenti. 

-Che ruolo svolgeranno la luce e le nuove tecnologie nei progetti che sarann
o realizzati per l'Expo 2015? -nell'ascoltare un suo interve
nto durante una trasmissione televisiva abbiamo avuto modo 
di conoscere alcuni progetti molto interessanti per il 2015: ologra
mma dei personaggi più importanti per Milano e per l'Italia, sensori lungo i navi
gli che gestiranno la luce e la musica a se
conda della quantità di persone presenti, ecc. 




Ce ne può parlare più approfonditamente? Il ruolo della tecnologia per un Innovation Designer è fondamentale, perché rappresenta la materia prima su cui "edificare" le proprie soluzioni progettuali. Le 25 soluzioni di Innovation Design che ho progettato per l'Expo 2015 di Milano sono tutte implementabili sicuramente nel 2015. La sfida più grande di questo progetto era quella di progettare "on the edge", sul filo dell'innovazione: la mia preoccupazione più grande è stata cioè quella di puntare al massimo dell'innovatività possibile per la città di Milano e al contempo proporre soluzioni finanziariamente sostenibili. Come sappiamo, il costo di ogni tecnologia è massimo quando ancora è in fase prototipale (lo stadio in cui si trova la maggior parte delle tecnologie proposte nel progetto), e poi via via scende ma solo e soltanto se tale tecnologia diventa di uso sempre più comune e quindi intervengono economie di scala. Ecco, le tecnologie, fra cui anche quelle di illuminazione, proposte nel progetto sono tutte tecnologie su cui i miei studi dicono che ci sarà una notevole discesa del loro costo perché diventeranno di uso comune. Non saranno, molte di esse, già di uso quotidiano nel 2015, ma di certo lo saranno negli anni a venire: fra le 25 soluzioni ho inserito il Pantheon Olografico. Ecco, non aspettatevi di avere un parco olografico a casa per quella data. Più avanti, chissà.  Sul ruolo della luce c'è tanto da dire, essa rappresenta l'anima di ogni progetto urbano, a mio modo di vedere. Soprattutto se usciamo da un concetto di "luce statica", puramente funzionale, e ci muoviamo verso un nuovo paradigma, in cui la luce diventa vera protagonista attiva del vivere lo spazio. Fra le soluzioni che ho inserito nel progetto e che fanno uso della luce vi è ad esempio il Caleidoscopio Urbano. E' un arredo urbano che porta con sè un tocco magico. Perché si basa su vernici termocromatiche che cambiano colore al variare della temperatura, ma anche di tappeti di sensori sul pavè che suonano melodie diverse al variare dei flussi del passeggio, e di un sistema di illuminazione PLC collegata a sensori che crea giochi di luce diversi sulla base dei movimenti delle persone. Io credo che sempre più la luce, come i colori e i suoni della città dovranno diventare un tutt'uno con la popolazione che la abita. E' sempre stato così, nella storia dell'uomo, la natura cambia con le stagioni e il paesaggio muta sulla base dei suoi abitanti. Ma con la città moderna e anche postmoderna lo scenario è cambiato, vittima anche della presenza di elementi come traffico, inquinamento, rumore che sono un retaggio del moderno modo di fare impresa e di concepire il trasporto.

LA GENESI

Enciclopedia
Luce
significato filosofico - spirituale

 

Luce, termine che, in differenti esperienze religiose e dottrine filosofiche, designa l'elemento simbolico fondamentale. La religione iranica del dio solareMitra è considerata la forma più antica di culto della luce. La contrapposizione fra luce e tenebre presente già nel racconto della Genesi acquista nelcristianesimo nuovo significato, in quanto viene riferita dai padri alla vicenda di Cristo: questi, avendo fatto dileguare le tenebre del peccato e mostrato all'uomo la verità evangelica, è detto «fotòforo», cioè - dal greco - «portatore di luce».
Nella filosofia antica, 
Aristotele attribuisce alla luce la caratteristica di essere il quinto elemento, l'etere, composto di materia fluida e sottile, che circonda e comprende l'universo degli enti composti dai quattro elementi primordiali (acqua, aria, terra, fuoco). Nella filosofia neoplatonica la luce è invece considerata come la manifestazione propria del divino, attraverso cui l'Uno si comunica per emanazione alle intelligenze celesti e quindi al mondo sensibile. Roberto Grossatesta opera una sintesi fra elementi dottrinali aristotelici e neoplatonici, proponendo una vera e propria metafisica della luce, di cui restano tracce nel pensiero di san Tommaso e soprattutto di Bonaventura da Bagnoregio. Secondo questa concezione, la luce è il principio fisico originario da cui tutti gli enti derivano la corporeità. E inoltre corrente nel pensiero medievale la convinzione che la luce renda possibile la generazione dei corpi. Alla concezione del divino come luce si connette una peculiare dottrina della conoscenza elaborata da sant'Agostino. L'uomo conosce i principi ideali per l'illuminazione, cioè attraverso l'aiuto di una particolare facoltà conoscitiva offerta da Dio. Nella linea agostiniana, Meister Eckhart fa coincidere tale luce con la scintilla animae, l'elemento divino presente nell'interiorità di ciascun uomo.

sabato 20 settembre 2008

eco-papa

”Come cristiani non possiamo abusare del mondo”, il nostro dovere è piuttosto costruire ”il giardino di Dio”.

“Non possiamo usare e abusare del mondo e della materia come di semplice materiale del nostro fare e volere; dobbiamo considerare la creazione come un dono affidatoci non per la distruzione, ma perché diventi il giardino di Dio e così un giardino dell’uomo”.




Papa Ratzinger interviene sull'ecologia
pubblicato: domenica 04 giugno 2006 da eugenio in: Informazione

eco_logica?

giovedì 18 settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

IN-COMUNE

«LOOK OF THE GAMES»

«Ci vuole per Milano un modo nuovo, leggero e interattivo, per coinvolgere visitatori e cittadini. Bisogna che la città venga raccontata e messa a disposizione nello stesso tempo. Intanto a livello informativo».

Il più grande e diffuso progetto di immagine coordinata e di allestimento urbano mai realizzato in una città italiana, con oltre 250 gruppi di installazioni fisse e dinamiche. 
Il primo esempio di una città ospite che abbia proposto un'immagine indipendente, e allo stesso tempo integrata, rispetto al «Look of the Games» ufficiale. Dalle vie di accesso al Centro Storico, più di 11.500 elementi, vestiti di rossi cinabro, hanno segnato la città con una moltitudine di stendardi, menhir tridimensionali, campiture, shangai, anemometri in acciaio e proiezioni luminose: è per questo progetto, realizzato per la città di Torino e la Provincia in occasione delle Olimpiadi 2006, che gli architetti milanesi Ico Migliore e Mara Servetto, marito e moglie, hanno ritirato ieri, insieme a Italo Lupi, il Compasso d'Oro 2008, il più importante premio europeo di settore, ideato nel 1954 da Giò Ponti e dalla Rinascente e oggi gestito dall'Associazione per il Disegno Industriale, ADI, e che ha visto tra i premiati del passato Munari, Castiglioni, Zanuso, Magistretti, De Lucchi, Enzo Mari, Matteo Ragni.
Creare una nuova immagine, pensare a colori, loghi e forme che comunichino valori e storia di una città: se lo hanno fatto per Torino, magari lo farebbero anche per Milano, la città dove Migliore e Servetto lavorano da anni per moda, eventi e commercio, insieme alla Facoltà di Design del Politecnico: «Mi cimenterei da stasera sull'immagine di Milano» assicura Ico Migliore.
E quale sarebbe l'idea vincente per rilanciare l'immagine e la comunicazione urbanistica di Milano?
«Non abbiamo vinto il "Compasso d'oro" per un segno o un'idea vincente su un'altra, ma per la gestione di un processo coordinato di comunicazione della città. Abbiamo creato un arredo urbano gestibile sia dai visitatori che dai cittadini dove l'innovazione sta nella qualità sistemica».
Vedete quest'idea applicabile anche a Milano, magari in occasione dell'Expo 2015?
«Ci vuole per Milano un modo nuovo, leggero e interattivo, per coinvolgere visitatori e cittadini. Bisogna che la città venga raccontata e messa a disposizione nello stesso tempo. Intanto a livello informativo».
Qualche esempio concreto?
«Collegare tutta la città in wifi è bello e utile ma non basta. Immagino momenti di aggregazione possibili grazie anche alla sola possibilità di sedersi e consultare mappe, indicazioni, eventi. A Milano non si riesce a stare fermi da nessuna parte: poter sostare, usare lo spazio pubblico sarebbe già un inizio per conoscerlo meglio. E poi, prima del 2015, penso a Milano Città dello Sport 2009».
E che cosa manca?
«L'impiantistica sportiva per i bambini, tanto per dirne una. Abbiamo appena vinto un premio culturale, è vero, ma pensiamo anche a come muovere le città. A Milano non ci sono strutture e luoghi di incontro. Dove pensiamo che possano vedersi i ragazzini? Sempre da McDonald? E quando dico sport e gioco non penso certo solo al calcio».
Passiamo all'Expo. Qualche idea da premio l'avete già?
«Intanto anche tra i miei colleghi si è diffuso questo confuso pregiudizio secondo cui per l'Expo sembra già tutto deciso, assegnato, risolto. Ma la verità è che non c'è ancora un'idea precisa. Qual è il concetto da comunicare? L'acqua? La natura? I nuovi quartieri? La trasformazione urbana? Io credo che bisognerebbe prima di tutto restituire ad ogni scelta un forte taglio di milanesità, recuperare la dimensione storica della città, le sue caratteristiche peculiari. 
E poi dire chiaramente ai cittadini che progetti li attendono».
Un "contratto con i milanesi"?
«Diciamo un manifesto, per iniziare a seminare».

lunedì 8 settembre 2008

PROVE DI ECOLOGIA


ARPANET.IT E LA CAMPAGNA: IO EXPO E TU?


Tema.
Le esposizioni universali sono incentrate su uno specifico argomento, per il quale vengono allestiti i padiglioni, visitati dalle delegazioni di tutti i Paesi nel corso della manifestazione. Milano ha scelto un tema che finisce per diventare uno slogan perfetto: “Feeding the planet, energy for life”, ossia nutrire il pianeta, energia per la vita.
L’intenzione è di veicolare un forte messaggio ecosostenibile, partendo dalla produzione di alimenti nel rispetto del sistema ambientale. Peraltro la città meneghina si trasforma in un simbolo della sfida per il futuro: la capitale dell’economia italiana, che forgia la sua capacità produttiva sull’industria, vuole fornire una nuova immagine, meno caliginosa e decisamente più verde.
Coinvolgimento.
Il logo e l’inno ufficiale saranno presentati nel 2010. Tuttavia, il marchio prescelto per la candidatura di Milano all’Expo 2015 indica la strategia comunicativa preferita dagli organizzare: il claim “Io Expo... e tu?” punta con chiarezza sulla volontà di coinvolgimento dei cittadini. Peraltro, qualsiasi progetto di sostenibilità deve partire da una campagna di sensibilizzazione delle persone comuni, affinché le amministrazioni possano avviare percorsi ambientalisti, che talvolta comportano delle modifiche allo stile di vita quotidiano. Insomma, la comunicazione dell’Expo milanese segue una tecnica “unificante” per far sentire tutti protagonisti attivi nella battaglia per “nutrire il pianeta”.

venerdì 5 settembre 2008

PARTIAMO GIA' MALE


Milano expo 2015 | portale bocciato
net + look into









ho appena citato il portale commentando la vincita di milano expo 2015, partiamo gia male con questo sito a dir poco inguardabile, tanto che citerei per danni chi ha permesso la messa on line di questo scempio, so per certo che in italia ci sono professionisti ben capaci di fare un portale che sia riconosciuto quanto a innovazione e styling … insomma ogni volta dobbiamo far la figura di quelli che non sono capaci, essere riconosciuti a livello internazionale per non avere cultura del progetto ne tanto meno del bello? ma ditemi come si può accettare un lavoro come questo è un offesa a tutti i professioni del settore e a tutti i cittadini italiani, esagero? non so, gia col sito italia.it avevamo fatto ridere il resto del mondo, questa volta riderà il resto dell’universo, apriamo una petizione per farlo chiudere, per farlo rifare … voglio un risarcimento morale … 
pubblicato su: http://www.lospremiagrumi.com/2008/04/01/milano-expo-2015-portale-bocciato/

+TEMI+EXPO' ?

All’Expo i grandi problemi dello sviluppo sostenibile:
L’Expo 2015 sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’ innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni di questa manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta.
Ecco alcuni dei temi di lavoro e di dibattito:

1 Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile;

2 Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone sul Pianeta, debellando carestie e pandemie;

3 Prevenire le nuovi grandi malattie sociali della nostra epoca, dall’obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie;

4 Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa l’intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nustritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione;

5 Educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani;

6 Valorizzare la conoscenza delle “tradizioni alimentari” come elementi culturali e etnici.

L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta necessaria per uno sviluppo sostenibile basato
su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto delle pratiche fondamentali di
vita di ogni essere umano, sulla salute.




COSA MANGIA IL MONDO?

PADIGLIONI TEMATICI: 

Cosa mangia il mondo
Con-scienza
Storie di terra, acqua e aria
La spirale del cibo
Il diritto di mangiare bene
Nel reame dei sensi
Equilibrium
L'arte del cibo

IL PROGETTO MILANO15

Per la manifestazione sarà occupata una superficie di circa 1,7 milioni di metri quadrati, situata nel territorio dei comuni di Pero e di Rho, a nord-ovest della città.

Oltre alle aree espositive dell'attuale fiera e al terreno circostante, sarà utilizzata un'area agricola nelle adiacenze del carcere di Bollate, con la possibilità di creare supporti tecnologici e logistici in un'area di 210 ettari posta nel comune di Arese, vicina ai terreni dove sorge la fiera.

La nuova area sarebbe interessata da un grande progetto di riqualificazione, centrato su un grande lago artificiale attorno a cui sorgerebbero i padiglioni della Expo, e da una non meglio precisata grande torre centrale, di collegamento tra quelle che si possono definire l'area-fiera e l'area-expo. La nuova torre dovrebbe sorgere a ridosso della futura stazione TAV di Rho-Pero.

Il sito sarebbe collegato alla città da due ideali percorsi, uno d'acqua e uno di terra: il primo prevede la riqualificazione di tratti di naviglio per poter collegare attraverso canali il centro città alla Expo, partendo dalla darsena cittadina e passando per il Parco delle Cave.

Il percorso di terra invece collegherà tutti i luoghi d'interesse di Milano, partendo dalla darsena e attraversando il Parco delle Basiliche, la zona Garibaldi-Repubblica (con il progetto di Milano Porta Nuova della Città della Moda e il parco Biblioteca degli Alberi), il Cimitero Monumentale di Milano, il Castello Sforzesco e il Parco Sempione, l'area della vecchia fiera col progetto CityLife e la zona di San Siro fino ad arrivare al sito della Expo.

Per quanto riguarda i collegamenti, l'area che sarebbe dedicata ai padiglioni è attualmente collegata dalla linea 1 (rossa) della metropolitana milanese al centro cittadino, dalla rete autostradale tramite la A4 Torino-Milano-Venezia e dalla A8/A9 Milano-Como-Laghi.

Per quanto riguarda i collegamenti aeroportuali, il sito si trova approssimativamente a 30 km dall'aeroporto di Malpensa, ad altrettanti dall'aeroporto di Linate e a circa 60 km dall'aeroporto Orio al Serio di Bergamo. Per la data della Expo saranno pronti i collegamenti tramite alta velocità ferroviaria presso l'ingresso est della fiera.

MILANO, IL NUOVO VOLTO

Expo 2015: Milano cambierà volto

Prepariamoci ad una grande trasformazione: 
il progetto per l’Expo ridisegnerà infatti la città - in verticale - una città più verde, meno inquinata (stimata una riduzione del 15% di Co2) con nuove infrastrutture, grazie a grandi investimenti.

RIVOLUZIONE PER RHO-PERO

L'area espositiva dovrà praticamente raddoppiare rispetto a oggi - in totale saranno oltre due milioni i metri quadri da trasormare.

Il simbolo dell’Expo sarà l'Expo Tower: una torre di 200 metri d'altezza che ospiterà una terrazza panoramica e ristoranti.

Intorno, otto padiglioni immersi in un parco di 500mila metri quadrati (la metà dell'area) dove sarà realizzato anche un lago artificiale e dei ruscelli.

Prevista la realizzazione di ristoranti per 8mila metri quadrati e altrettanti per bar e ristoranti, 2.500 metri quadrati di negozi.

Piazza Italia sarà rappresentata con un anfiteatro all'aperto di 9mila metri quadrati, e un auditorium di 6mila.

COSA RESTERA’


E’ tutto da decidere, ma la verà novità sarà la costruzione di un nuovo quartiere residenzioale nell’area espositiva (ora parco agricolo).

Resterà il grande parco e l'Expo Tower che dovrà essere rigenerata come spazio culturale e sociale mentre molti padiglioni saranno smantellati.

GLI INVESTIMENTI

In totale saranno investiti 14 miliardi di euro in infrastrutture, autostrade e opere pubbliche.

Solo per l'Expo serviranno quattro miliardi di euro, per costruire l'area fieristica e i collegamenti, quasi altrettanti torneranno però come indotto assicurato dalla vetrina internazionale e dall'afflusso dei visitatori.

L'Esposizione in sé, tra affitto dei padiglioni, sponsorizzazioni e vendita dei biglietti d'ingresso, garantirà invece circa 900 milioni di euro

"Nutrire il Pianeta, energia per la vita"

Expo: il tema di Milano, alimentazione e sviluppo
Lo slogan dell'evento: "Feeding the Planet, Energy for Life", "Nutrire il Pianeta, energia per la vita"


Qualità e sicurezza dell'alimentazione
Cibo sano per tutti gli esseri umani, per eliminare la fame, la sete e la mortalità infantile
La prevenzione di malattie come l'obesità e le patologie cardiovascolari
L'innovazione dell'intera filiera alimentare con la ricerca e la tecnologia
Sono questi alcuni dei temi che Milano ha proposto per la sua candidatura all'Expo 2015.

All'Expo di Milano si parlerà dei grandi problemi dello sviluppo sostenibile, per dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all'innovazione nel settore dell'alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni della manifestazione e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il tema del diritto a una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta.

Fra i temi di lavoro e di dibattito che verranno affrontati, il rafforzamento della qualità e della sicurezza dell'alimentazione, cioè la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo sano e acqua potabile.

E poi la certezza di un'alimentazione sana e di qualità per tutti gli esseri umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione che colpiscono oggi 850 milioni di persone su tutto il pianeta, debellando carestie e pandemie.

Inoltre si parlerà di come prevenire le nuovi grandi malattie sociali, dall'obesità alle patologie cardiovascolari, dai tumori alle epidemie più diffuse, valorizzando le pratiche che permettono la soluzione di queste malattie.

All'esposizione verrà poi dato grande spazio all'innovazione con la ricerca, la tecnologia e l'impresa dell'intera filiera alimentare, per migliorare le caratteristiche nutritive dei prodotti, la loro conservazione e distribuzione.

L'educazione a una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita, in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani. La valorizzazione della conoscenza delle ''tradizioni alimentari'' come elementi culturali e etnici.

Centrale, per il tema di Milano, "è il ruolo del territorio, in quanto la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto d'esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche".

All'Expo molte opportunità di promozione e di comunicazione: l'Expo 2015 offrirà possibilità di comunicazione e di promozione alle comunità produttive di base, agli agricoltori, alle imprese alimentari, alla catena della logistica e della distribuzione, al comparto della ristorazione, ai centri di ricerca. Ma anche per le aziende che intendono valorizzare le innovazioni e le tecnologie produttive che generano un prodotto alimentare sano, operare nella preparazione e conservazione dei cibi, accrescendo le competenze professionali dei loro dirigenti e dei loro dipendenti e migliorando la comunicazione con il consumatore, garantire la qualità del cibo con appropriati sistemi di tutela e monitoraggio delle contraffazioni e delle adulterazioni.

TECNOLOGIA E INFORMAZIONE

STORIE DI ESPOSIZIONI

NUTRIRE IL PIANETA

PRESENTAZIONE

URBAN CONCEPT